Risultati della Ricerca: Kristof Agota

Libri per l’inverno (e non solo) 2020

Alle porte della stagione invernale, qualche consiglio di lettura: Andrea Brancolini Elsa Morante, L'isola di Arturo, Einaudi "Memorie di un fanciullo" recita il sottotitolo. Quali memorie può avere mai un fanciullo, una persona con così pochi anni alle spalle? Il primo capitolo titola "Re e stella del cielo", e il narratore ci rivela appunto che il suo nome è quello di una stella e di un antico re e pure di Rimbaud. Fausta...CONTINUA...

Kristof Agota

Trilogia della città di K.

“Scriveremo: ‘Noi mangiamo molte noci’, e non ‘Amiamo le noci’, perché il verbo amare non è un verbo sicuro, manca di precisione e di obiettività. ‘Amare le noci’ e ‘amare nostra Madre’, non può voler dire la stessa cosa. La prima cosa designa un gusto gradevole in bocca, e la seconda un sentimento. Le parole che definiscono i sentimenti sono molto vaghe; è meglio evitare il loro impiego e attenersi alla descrizione degli oggetti, degli esseri umani e di se stessi, vale a dire alla descrizione fedele dei fatti.” p.27 Tra i grandi romanzi europei del Novecento, quelli che hanno...CONTINUA...

Polla-Mattiot Nicoletta

Singolare femminile. Perché le donne devono fare silenzio

Tacita, Penelope, la Mite, le Sirene, Difred, Maria. Attraverso i silenzi incarnati da queste sei figure femminili, Nicoletta Polla-Mattiot ci conduce attraverso un singolare e affascinante viaggio all'interno del silenzio o, meglio, del "tacere femminile". Un tacere che può avere molte forme, molte sfumature, molti significati e molte radici. Numerosi luoghi comuni, sopravvissuti attraverso proverbi e modi di dire, si tramutano facilmente in convinzioni e certezze collettive. E, fin da subito, l'autrice ci pone al cospetto di una miriade di motti, più o meno antichi...CONTINUA...

Kristof Agota

Il mostro e altre storie

Ritrovare Agota Kristof non solo è esaltante ma è anche commovente. Almeno per me. La Kristof, a mio modesto avviso, è una della scrittrici più talentuose e convincenti dell'ultimo secolo. L'ho "incontrata" nel 2005 grazie alla "Trilogia della città di K" e da quel momento ho capito che l'avrei amata per sempre. Perché non si può non amare il suo stile scarno e affilatissimo, la sua ricerca dell'essenziale, il suo perenne sfrondare fino a raggiungere l'ossatura delle parole e del significato che racchiudono. "Il mostro e altre storie" non fa eccezione, ovviamente. Siamo...CONTINUA...

Ogawa Yōko

Vendetta

Il primissimo pensiero l'ho rivolto ad Agota Kristof e alla sua raccolta di racconti brevi intitolata "La vendetta". Titoli quasi identici e quasi la stessa inquietudine. Anche "Vendetta" di Yoko Ogawa raccoglie dei racconti. Undici racconti, per essere esatti. "Undici racconti di lutto" li definisce la stessa autrice nella postfazione. Undici storie che, seppur narrino frammenti di esistenza comune, possiedono il seme di un'indecenza, la macchia di una perversione, il cupo anelito della sofferenza e della morte. Dietro o attorno all'innocenza o al candore dei personaggi si cela sempre qualcosa...CONTINUA...

Guarducci Cristina

Malefica luna d’agosto

Questo romanzo ha attirato la mia attenzione perché, nelle righe che accompagnavano la mail di presentazione, c'era scritto che si avvicina alle "atmosfere di Storia della città di K di Agota Kristof". Ho letto (e riletto) tutto quello che della Kristof è stato pubblicato in Italia. Prima di tutto la "Trilogia della città di K" perché la "Storia della città di K" di Agota Kristof non è mai esistito. A parte la palese imprecisione compiuta da chi ha scritto questo messaggio promozionale, "Malefica luna d'agosto" non ha praticamente nulla del libro della scrittrice...CONTINUA...

Katz Janina

Desiderio su ordinazione

La mia scrittrice preferita (non è un mistero) è Agota Kristof. Perché parlo di Agota per recensire un libro di Janina Katz? Perché le due scrittrici hanno un elemento letterario comune fondamentale: entrambe hanno scelto di scrivere in una lingua diversa da quella madre. Quando ho letto che la Katz, originaria di Cracovia, dal 1990 scrive le sue opere solo in danese, la lingua del Paese in cui ha scelto di vivere dal 1969, non ho potuto non pensare alla Kristof che ha scritto i suoi libri in francese pur essendo nata in Ungheria, Paese dal quale è fuggita nel 1956. È evidente che quando si...CONTINUA...

Kristof Agota

L’analfabeta

Analfabeta è la persona che non sa né leggere né scrivere. L’analfabeta del titolo è lei, Agota Kristof. Non è un paradosso, è la semplice realtà: Agota Kristof è stata e, per certi versi, è ancora un’analfabeta. La sua madre lingua, l’ungherese, ha dovuto abbandonarla nel 1956 quando ha lasciato la terra in cui è nata. E’ arrivata in Svizzera e dopo alcuni anni si è resa conto di saper parlare, seppur ancora con qualche impaccio, il francese, ma di non riuscire a leggerlo né a scriverlo: Sono tornata analfabeta. Io che leggevo già a quattro anni. […] All’età di ventisette anni, mi iscrivo...CONTINUA...