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Loach Ken
È morto all'ospedale di Asiago lunedì 7 maggio il regista bergamasco Ermanno Olmi.
Malato da tempo, era ricoverato da alcuni giorni nella struttura della cittadina veneta. Aveva 86 anni. Numerosi i documentari realizzati tra il 1953 e il 1961, anno del suo secondo film "Il posto" che ottiene il premio della critica alla Mostra del Cinema di Venezia. Da quel momento si susseguono tantissimi film e altrettanti premi, dalla Palma d'Oro vinta con "L'albero degli zoccoli" nel 1978, considerato da molti il suo capolavoro, al Leone d'argento del 1987...CONTINUA...
Immaginatevi un quartiere degradato all’inverosimile, affollato di famiglie che vivono in abitazioni fatiscenti al cui interno è facile incontrare topi di tutte le dimensioni. All’esterno, invece, il panorama offre immondizia su immondizia, sacchi di spazzatura tra cui giocano i bambini e un canale ricco di sporcizia e detriti, pericoloso più di quanto non dica la quieta apparenza. Non siamo in una città del così detto terzo mondo, ma in un sobborgo periferico di Glasgow, nel 1973. Ratcatcher, letteralmente l’acchiappatopi, e l’opera prima, datata 1999, della...CONTINUA...
L’Inghilterra dei primi anni Ottanta, quella in cui imperversava la “Lady di ferro”, Margaret Thatcher, al di là delle lodi che ogni tanto ripropone qualche nostalgico dell’ ultraliberismo sfrenato – fuori tempo massimo e oltremodo miope, constatate le cause dell’attuale crisi economica – fu certamente un tempo buio e desolato, dati storici alla mano, soprattutto per quelle giovani generazioni che si sono trovate a vivere il disagio dell’assenza di lavoro e le crescenti spinte nazionaliste innescate dal conflitto con l’Argentina nelle Falkland. E proprio nel 1983...CONTINUA...
Proprio Delitto e castigo, capolavoro letterario attraverso il quale Dostoevskij influenzò tutta la letteratura a venire, è forse il libro delle coscienze per antonomasia. In un certo qual modo uno dei padri letterari (non per la forma, evidentemente) della storia che Jonathan Trigell ci racconta nel suo sconvolgente romanzo d’esordio, Boy A, e che John Crowley portò al Festival di Berlino nel 2008 restituendo fedelmente le atmosfere contenute nell’opera del giornalista-scrittore inglese, ottenendo anche un...CONTINUA...
Fish Tank, ovverosia acquario: un luogo circoscritto e a conti fatti opprimente, una condizione esistenziale, una prigione psichica prima che fisica. Certo a sguazzare negli angusti spazi di una prigione d’acqua e vetro non sono i pesci, nell’opera seconda della talentuosa regista britannica Andrea Arnold, ma una quindicenne inquieta che schiuma rabbia e insofferenza per una condizione alienante percepibile sin dalla giovane età, a certe latitudini. La pellicola della Arnold arriva nei cinema italiani con un buon bagaglio di premi vinti, segnalazioni importanti...CONTINUA...
Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes, con sorpresa. Ma a ben addentrarsi nelle dinamiche del cinema che conta, proprio sorpresa non è. Ken Loach è un regista politico, marxista convinto, che ha sempre concepito il suo cinema come impulso per scuotere le coscienze, per sollecitare all’attenzione di quella che ritiene essere la borghesia britannica – e successivamente, con la notorietà, europea e mondiale – la condizione disagiata di disoccupati, operai sottosalariati ed emarginati sociali. Un cinema duro, lineare, affatto virtuosistico, attento ai dialoghi e ai volti più che agli effetti che...CONTINUA...
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