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Russo Pippo
Bisogna ammettere che per un libro velenoso, scritto tra l’altro secondo lo stile collaudato delle edizioni kaos ed in particolare di Michele De Lucia, già autore di monografie impietose su Berlusconi (“Al di sotto di ogni sospetto”), Augusto Minzolini, Marcello Pera, un titolo come “Il berluschino” rende bene l’idea. Come del resto appare subito chiaro l’intento di De Lucia nel leggere la quarta di copertina: “Questo libro ricostruisce tappa per tappa la scalata di Matteo Renzi culminata nella presa di palazzo Chigi. Alla guida di un governo nato da una crisi extraparlamentare, privo di viatico...CONTINUA...
Lo ricordiamo ancora una volta, anche se immagino molti se ne siano accorti: le librerie più fornite hanno uno scaffale tutto dedicato a Silvio Berlusconi. Sono pubblicazioni che per lo più si occupano di inchieste penali e di comportamenti politici (politici?) ai confini della realtà. Probabile quindi che l’ex premier badante rimanga ancora per lunghi anni recordman quanto a libri dedicati, ormai genere a cavallo tra sociologia e noir; ma intanto c’è un altro politico che si piazza stabile alle sue spalle, con tutta l’intenzione di superare il maestro: Matteo Renzi.
Monografie dedicate al giovane...CONTINUA...
Si dovrebbe sempre diffidare quando si legge da subito un elogio. La cosa potrebbe rivelarsi una semplice premessa a ben altro. Così nel caso dell’Introduzione a “Eugenio Scalfari. L’intellettuale dilettante”, dove Francesco Bucci prende la mira prima di sparare centocinquanta pagine che a dir poco ridimensionano il protagonismo di uno dei più autorevoli giornalisti italiani. Leggiamo: “Eugenio Scalfari è stato un grande direttore di giornale ed è tuttora un grande giornalista. I suoi editoriali di politica, di economia, di finanza, di costume sono esemplari per lucidità di analisi e chiarezza...CONTINUA...
“E’ una di quelle giornate che inizia veramente col sorriso”. Così l’incipit di Am14 di Federico Moccia, con relativo sfondone di grammatica, inevitabilmente ripreso e citato da Pippo Russo nel suo “L’importo della ferita e altre storie. Frasi veramente scritte dagli autori italiani: Faletti, Moccia, Volo, Pupo e altri casi della narrativa contemporanea”. Non un libro di autentica critica letteraria, semmai un’analisi testuale – e per questo forse ancora più micidiale - dei romanzi di alcuni tra i più celebrati “artisti” contemporanei, navigando tra fiumi di nonsense, incongruenze logiche, sciatterie...CONTINUA...
Partiamo subito da una constatazione: quando si tratta di parlare di Grillo e del MoVimento anche soltanto apparire equilibrati diventa complicato. Non potrebbe essere altrimenti a fronte di raffiche di vaffanculo, volutamente sparati senza alcun distinguo, e di argomenti tali da mettere a nudo il profondo declino morale dell’Italia. Possiamo metterci nei panni di un cronista politico che voglia fare il suo mestiere con coscienza: a far le pulci soltanto ai partiti tradizionali si rischia di passare per simpatizzante grillino e di voler minimizzare le sciocchezze dei pentastellati; se si vanno...CONTINUA...
Sulla scorta della coppia di strumentisti classici "lei suona il piano e lui la tromba", avrei potuto titolare "lui la suona e poi la tromba". La vicenda prende spunto da una commedia di Alberto Moravia, a cui spetta ormai di diritto la palma dello scrittore più sputtanato al mondo. Vittorio De Simone, un improbabile James Russo nelle vesti di sofferto intellettuale, è un assistente universitario di nazionalità americana che lavora a Roma alla mercé del professor Biondelli.
Quest'ultimo, ammogliato e con prole, ha una relazione poco impegnativa con Bianca Ravelli (Eleonora Brigliadori), una splendida...CONTINUA...
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